domenica 24 febbraio 2019

Il ritorno di Belinda

Belinda Bencic torna a vincere un torneo nel circuito WTA dopo 3 anni e mezzo, un lungo periodo segnato da infortuni, cali di forma, sfiducia. Un successo  netto ed inequivocabile, quello ottenuto dall'atleta svizzera a Dubai, torneo premier five, un successo conquistato con  pieno merito e che le consente di risalire alla numero 23 del ranking.
Già, perché la campionessa elvetica ha battuto nell'ordine, dopo un facile primo turno contro la conterranea Voegele, Sabalenka, numero 9 del ranking (dopo avere annullato 6 match point) la Halep, numero 2, e la Svitolina, numero sei, ed infine Kvitova, numero 3, stoppandola inu no dei suoi innumerevoli e non fortunati tentativi di arrivare alla numero uno.
Il ritorno di Belinda Bencic nelle zone alte della classifica era uno degli eventi attesi dai veri intenditori, un evento inevitabile a cui seguirà il ritorno di Bouchard entro i prossimi tre mesi.
Qualcuno dei soliti intenditori da social ha tirato in ballo la fortuna ed altre sciocchezze, i classici non argomenti di chi non vuole riconoscere la realtà dei fatti. Basta vedere il percorso fatto dalla Bencic in questo torneo, un percorso degno del Master di Singapore. I negatori si attaccano ai match point avuti dalla Sabalenka, ma nel tennis non esiste la fortuna sui grandi numeri. Nel tennis vince chi gioca meglio i punti più importanti, e se la Sabalenka li ha giocati meno bene della Bencic, vuol dire che quest'ultima ha meritato di vincere. Punto. Peraltro quando la Sabalenka battè la Wozniacki annullando dei mathch point fu considerato un merito, e non fortuna. E non spiega peraltro quale fortuna avrebbe avuto la Bencic a battere le successive avversarie.
La Kvitova dal canto suo era giunta alla finale con un percorso altrettanto ingarbugliato, seppure aveva trovato sulla sua strada giocatrici di livello ben inferiore, con cui era stata costretta spesso al terzo set, in particolare con la Brady, numero 117 del mondo, da cui aveva rimediato un 6-1 nel parziale. Nella finale Belinda ha dominato l'avversaria con la sua sicura risposta al servizio, e solo una Kvitova perfetta nel secondo set ha creato qualche problema, ma prolungandosi il match sono venuti alla ribalta i soliti limiti fisici della ceka, che ne fanno da sempre una splendida mezza campionessa.
6-3 1-6 6-2 il risultato finale che non lascia adito a molti dubbi.
Peraltro la Bencic è una giocatrice che a 18 anni aveva battuto Serena Williams in uno dei suoi fortini, ovvero il torneo di Cincinnati. Sono risultati che non ottieni per caso. Li ottieni se hai talento, ed il talento non si perde per sempre.
Quindi diciamo bentornata Belinda, bentornata ad una giocatrice completa tatticamente e tenicamente, ben più delle incomplete giovani giocatrici che sono state osannate in questi ultmi tempi, sicuri di ritrovarla protagonista ben presto anche in tornei più importanti come gli slam.

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