Clamoroso al Cibali, anzi no sul Centrale di Wimbledon. Angie Kerber, la nostra amabile tedescotta di Brema, batte (ma sarebbe più giusto dire surclassa) la pluripremiata e strapompata Serena Williams, che si presentava con i favori del pronostico nella finale dei Championship Inglesi, più noti come torneo di Wimbledon. La Williams si presentava dopo un torneo in cui aveva avuto la strada spianata fino ai quarti, dove aveva affrontato l'unico vero ostacolo, rappresentato dalla nostra Camila GIorgi, che per almeno un set l'aveva messa in imbarazzo. Fallita la possibilità del break nel secondo set, l'italiana era man mano calata lasciando spazio ai servizi vincenti dell'americana. Poca resistenza nella semifinale da parte di Julia Goerges, entrata con l'atteggiamento della vittima sacrificale. Ma in finale la storia è stata diversa. In finale ad attendere Serena vi era Angie Kerber, che già aveva sconfitto due volte l'americana, di cui una in una finale slam, l'indimenticabile Australian Open 2016. In più la Kerber era arrivata con pieno merito, avendo battuto, sempre in 2 set, giocatrici come Bencic, Osaka, Kasatkina ed Ostapenko. Fin dall'inizio del match si è vista una Kerber molto sicura, che sapeva cosa doveva fare, mentre la Williams appariva confusa ed imprecisa. Quando l'americana si è resa conto che da fondo era impotente, e che il servizio non l'aiutava come al solito, ha iniziato a scendere disperatamente a rete, offrendosi ai precisi passanti della tedesca, oppure sbagliando di suo (Serena non è una grande volleatrice, checché ne dicano taluni) Si è capito abbastanza presto che il match sarebbe finito alla tedesca, a meno che Serena non fosse riuscita ad innalzare il suo gioco, ma questo non è successo, nonstante qualche tentativo andato a buon fine: alla fine 23 vincenti non hanno compensato i 24 errori, mentre la Kerber con solo 5 non forzati non ha lasciato chele briciole e ha potuto festeggiare la vittoria dopo l'ennesimo colpo in rete. lasciandosi cadere su quello che rimaneva del prato londinese. Sono 3 titoli slam, e questo è il più dolce di tutti per l s impatica e modesta giocatrice di Brema, che, lontana dai riflettori, ha lavorato con umiltà e dedizione per raggiungere questo traguardo insperato quanto meritato.
Congratulazioni Angie !!
PS
Caroline, Simona, Angie, la rivincita delle pallettare...
