sabato 31 marzo 2018

Danielle Collins la laureata che gioca a tennis

Danielle Rose Collins: un nome che a molti non dirà niente.  Interrogata a tale proposito la campionessa ultratrentenne (quasi quarantenne) Venus Williams ha affermato di non averla mai sentita nominare Chi segue il tennis Wta con una certa attenzione saprà invece che si tratta di una delle più grandi promesse del tennis a stelle e striscie. La Collins ha giocato a tennis er anni, ma ha anteposto gli studi alla carriera tennistica, laureandosi in Comunicazione. Eppure le premesse per avere spazio anche nel mondo sportivo c'erano tutte. Nata nel dicembre del 1993 ha giocato quasi solo tornei juniores e universitari, ma ottenuta una wild card agli US OPen 2014 in quanto vincitrice dei campionati universitari americani si prese il lusso di vincere un set contro una certa Simona Halep, prima di soccombere al terzo. Non avendo molti soldi per sostenere le spese per diventare professionista, decise di dedicarsi allo studio, ottenendo la laurea ed una borsa di studio non più per studiare ma per provare a diventare una vera tennista, visto che le premesse erano buone: non si vincono 2 campionati universitari per caso. Gli inizi sono stati durissimi: sconfitte a caterva  tra cui quella contro l'italiana Jasmine Paolini nel torneino su erba di Ikley. Però da ottobre 2017 hanno iniziato ad arrivare le vittorie, con il trionfo nel torneo ITF di Norman.
E in questo 2018 la tendenza positiva non solo non si è interrotta ma è proseguita fino a diventare una valanga, con i due tornei americani di Indian Wells e Miami a consacrarla, dove ha raggiunto rispettivamente gli ottavi e la semifinale, e ancor più con vittorie su giocatrici di prestigio o almeno di buona classifica quali Madison Keys, finalista US OPen 2017, Begu, Vandeweghe, Vekic, ed infine proprio Venus Williams, che forse, la prossima volta, non risponderà più di non conoscerla quando gliela nomineranno.
Quella che può sembrare una favola od un miracolo tennistico in realtà non lo è, è viceversa il segno che talento ed impegno, quando ci sono, presto o tardi vengono ricompensati.

giovedì 15 marzo 2018

I benpensanti del tennis femminile

I benpensanti benpensano: sempre. E' la loro caratteristica. Benpensano che se Caroline Wozniacki fa un servizio fotografico in bikini, o pitturata, vuol dire che non si impegna abbastanza, e non vincerà uno slam, non sarà ricordata mai se non per la sua avvenenza. Poi Caroline vince lo slam torna alla numero uno e allora si chetano, ma senza correggere il tiro. Lo spostano. Ed ecco Genie Bouchard, che fa un servizio fotografico per Sport Illustrated insieme a Sloane Stephens. E come avevano fatto prima di lei Serena Williams (sì proprio lei, la donna che si può permettere tutto) Cibulkova, Radwanska, Svitolina, Azarenka e molte altre, compresa la citata WOzniacki. ma con lei i benpensanti che benpensano vanno sul sicuro: è in crisi di risultati, forse anche per via di una commozione cerebrale avuta nel 2015 nelle docce dell'impianto di Flushing Meadow, per cui è in corso una causa legale. Ed ecco che lei è una modella, non è una tennista. Poi la bella e simpatica (sì simpatica, alla faccia di voi, cupi elencatori di battute da trivio dette con il moralismo di un quacchero) vince anche la causa contro gli organizzatori dell'Us Open, cosa per cui l'avete sempre sfottuta, Ed ecco che vi sale la bile agli occhi ed al cervello e vi scatenate in ridde di insulti. E aspettate qualsiasi occasione buona per criticare, insultare e denigrare. Credete di essere intelligenti ma siete solo patetici. E poi c'è Camila, l'unica giocatrice rimasta, in rotta con i vertici di una FIT corrotta ed inefficiente. E allora, da bravi benpensanti che benpensano, tirate fuori quello che è l'ultimo rifugio delle canaglie, il patriottismo. Per cui è Camila la traditrice (di che?). Però poi bypassate il doping e le dopate, quelle in odore e quelle condannate, le proteste sterili, le sceneggiate, la racchette spaccate, gli insulti e le minacce ai giudici di linea ed agli arbitri. Il tutto in nome del presunto talento, quello per cui chi vince ha ragione, a prescindere e dal mezzo impiegato.
Siete benpensanti ma in realtà non pensate. Emettete solo scoregge.